Ieri notte l’Eurogruppo, con una riunione dei ministri delle Finanze dei 27 paesi EU, ha trovato un accordo su una serie di misure economiche che verranno messe in campo per supportare i paesi dell’Unione nel difficile cammino che li attende per superare il momento di crisi sanitaria ed economica dovuto alla pandemia da COVID-19.

In questo articolo ci concentriamo sui numeri e sui fatti, tenendo quindi fuori le opinioni e il dibattito che in questi giorni si svolge, ovunque in Europa, sulla necessità di risposte solidari e coordinate da parte dei paesi EU.

 

LE MISURE DECISE DALL’UE

La novità principale, decisa ieri, è la possibilità di utilizzare gli aiuti forniti dal MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità, per effettuare spese sanitarie. Se siete interessati a saperne di più sul MES, vi consigliamo di leggere l’articolo pubblicato a riguardo da Banca d’Italia.

Le misure, che devono essere ancora discusse dai capi di Stato dei paesi UE (si riuniranno la prossima settimana), sono le seguenti:

Scopriamole nel dettaglio.

 

Un finanziamento per ogni paese UE

Ogni paese avrà diritto di chiedere un finanziamento pari al 2 per cento del proprio PIL (per l’Italia circa 35 miliardi di euro). Questi soldi potranno essere spesi nel sostegno “diretto o indiretto” ai propri sistemi sanitari.

La novità è costituita dal fatto che questi fondi saranno distribuiti senza condizioni, purché siano destinati alle spese sanitarie.

Non ci sarà l’obbligo di accettare un pacchetto di riforme e interventi economici stabilito dalla Commissione Europea (cosa che, invece, avviene normalmente con gli aiuti concessi dal MES).

 

Creazione di una Cassa Integrazione Europea

L’Eurogruppo ha poi autorizzato il finanziamento del programma SURE, proposto dalla Commissione Europea, per la creazione di una cassa integrazione europeacon 100 miliardi di euro.

Per maggiori informazioni sul programma SURE, rimandiamo a un articolo pubblicato in merito dalla Commissione Europea.

 

Prestiti e un programma per sostenere le imprese europee

L’Eurogruppo, inoltre, ha raggiunto un accordo sulla possibilità per la Banca Europea degli Investimenti di utilizzare fino a 25 miliardi per generarne 200 in prestiti garantiti destinati alle PMI Europee e di avviare un programma della BCE, vasto e senza precedenti, per sostenere l’Economia Europea con 750 miliardi di euro.

Maggiori informazioni su quest’ultima misura le trovate in un articolo pubblicato in Inglese dalla Commissione Europea.

 

Un fondo per la ripresa

L’ultimo punto dell’accordo è la promessa di creare un fondo per la ripresa con cui investire nell’economia dell’eurozona dopo il termine della crisi.

Per il momento, di questo fondo esiste solo l’intenzione di crearlo, mentre non si è discusso delle modalità con cui verrà finanziato, lasciando il tema per la riunione dei capi di Stato e di Governo della prossima settimana.